Cari Colleghi buongiorno, sono Maria Rosaria Pupo, candidata sorteggiata per il collegio n. 3 dal Comitato “Altra Proposta”.
Considerata l’imminenza della
sospensione feriale e la distanza geografica, che m’impediscono di fare una
campagna elettorale tradizionale, mi presento a Voi con una breve e sintetica
scheda, per farvi conoscere chi sono e come la penso.
Per chiunque volesse contattarmi,
anche via teams, nella scheda vi sono i miei recapiti.
Salve e ben trovati a tutti.
Mi chiamo Maria Rosaria Pupo, sono nata a Locri (RC) il 03/04/1965, nominata Magistrato con D.M. del 23/06/1993.
Ho studiato presso l’Università
Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Ho seguito il corso di magistratura
di Galli a Napoli.
Attualmente svolgo le funzioni di Consigliere
presso l’Ottava sezione civile della
Corte d’appello di Napoli.
In quasi 30 anni di magistratura ho
svolto le funzioni di Sostituto Procuratore della Repubblica sia presso il
Tribunale che l’allora Pretura di Sant’Angelo dei Lombardi (AV); sono stata GIP
dapprima presso la Pretura e poi presso il Tribunale di Santa Maria Capua
Vetere; sono approdata alla prima sezione civile del Tribunale sammaritano come
Giudice delle esecuzioni.
Successivamente ho svolto le
funzioni di Giudice Civile Ordinario per poi tornare, allo scadere del
decennio, alle esecuzioni immobiliari sempre a SMCV.
Dal settembre del 2019 sono
Consigliere presso la Corte d’Appello Civile di Napoli.
Grazie ad un’esperienza così variegata
ho potuto maturare una visione complessiva della giurisdizione e dell’ordine
giudiziario.
Al referendum indetto dall’ANM ho votato a favore del sistema del sorteggio
“temperato”, perché sono fermamente convinta che, allo stato, per togliere
potere alle logiche correntizie occorre consentire a tutti i magistrati di
essere candidati, perché le difficoltà in cui versa la Magistratura
Italiana sono sotto gli occhi di tutti.
Per coerenza, ho deciso di
accettare l’esito del sorteggio e l’invito fattomi dal Comitato Altra Proposta.
Ho ritenuto mio dovere non sottrarmi
e quindi battermi in prima persona per il prestigio di una funzione nobile,
quale è quella di Magistrato, pieno d’insidie e responsabilità, ma anche
bellissima.
Nel corso della mia carriera, con grande
rammarico, ho assistito impotente allo
scemare inesorabile del prestigio della Magistratura, all’esaltazione del carrierismo a tutti i
costi, favorito dal peso sempre più crescente ed ormai soffocante delle
correnti.
Ho visto colleghi bravissimi e
stimatissimi surclassati da altri che, ai vari concorsi per incarichi direttivi
o semidirettivi avevano come unico titolo preferenziale l’appartenenza alla
corrente più forte in quel momento.
Ho raccolto la delusione ed il
disincanto di colleghi che hanno rinunciato a partecipare al concorso per
Presidente o Procuratore, pur di non perdere la propria dignità “questuando” al
potente di turno.
Ho subito l’ostracismo ed il
mobbing del capo dell’ufficio cui appartenevo prima di approdare alla Corte
d’Appello, solo perché non ero né iscritta né simpatizzavo per la corrente
della quale era una delle principali esponenti in Campania.
Ma non per questo mi sono arresa.
Non ho ceduto a ricatti, dispetti,
ritorsioni, né ho lasciato correre.
Ho denunciato tutto alla Procura
Generale presso la Cassazione ed al CSM.
Sono un magistrato ed un giudice,
come lo siete in tantissimi, che non ha mai svolto attività correntizia, poiché
ha sempre ritenuto che il principale dovere di ogni magistrato non fosse quello
di fare politica, ma di svolgere con diligenza e costanza le proprie funzioni
nell’interesse dei cittadini che aspirano ad avere GIUSTIZIA.
Sono un magistrato ed un
giudice che si è impegnato a compiere con
coscienza sempre, comunque e soltanto il proprio dovere; che ha la fortuna
di condividere con la stragrande maggioranza di colleghe e colleghi la bellezza,
le difficoltà e la pesantezza di responsabilità gravose ma anche gratificanti.
Per questo, con entusiasmo, mi
propongo come candidata al CSM , perché credo di poter davvero interpretare,
comprendere ed ascoltare le difficoltà, le amarezze, le delusioni, ma anche le
gioie, le speranze e le aspettative di molti di voi, soprattutto dei giovani, che svolgono con
convinzione una professione bellissima
come la nostra.
Proprio perché magistrato e giudice
come tanti, del tutto estranea a logiche
correntizie e spartitorie, spero fermamente di poter essere per tutti voi un punto di riferimento al CSM.
Sono consapevole di partecipare ad
un’avventura difficilissima, ma non impossibile, perché la Giustizia è sempre
stata uno dei capisaldi del mio credere civile e la speranza che ripongo in una
sua rinascita è grande e dura a morire.
Il caso Palamara, non ha sconfitto le logiche
correntizie che anzi, a mio parere, sono andate consolidandosi sotto forme
nuove e “più accorte”.
Ecco, io interpreto la mia candidatura come un servizio
ed un dovere nei confronti dei miei colleghi, soprattutto dei più giovani e dei
più disincantati.
Per questo io chiedo con la mia
candidatura, generata da un sorteggio trasparente e pienamente democratico,
ontologicamente al di fuori delle
correnti ed oltre le correnti, il consenso dei miei colleghi che rifuggono
da ogni forma di “incoronazione” dall’alto.
Io desidero un CSM nuovo, che
s’impegni a tutelare soprattutto la nostra indipendenza, che nomini con
imparzialità i capi degli uffici giudiziari, che non scenda a patti con la
politica, compiendo scelte scellerate contro la Magistratura (vedi riduzione
delle ferie, limite decennale nelle funzioni, ostacoli al passaggio tra
funzione giudicante e requirente e viceversa), un CSM che agisca nel solco
della Costituzione, rispettoso delle regole e vicino ai magistrati.
Per questo chiedo la vostra fiducia
ed il vostro voto.
Sono disponibile per chi volesse
contattarmi per esporre meglio le mie idee più che con questa scheda sintetica
di presentazione.
Vi ringrazio comunque
dell’attenzione.
Maria Rosaria Pupo
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