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Caro collega,
sono stato sorteggiato dal comitato Altra Proposta per presentare la mia candidatura alle prossime elezioni del C.S.M. nel tuo collegio, al di fuori di ogni indicazione correntizia; ho subito accettato l’invito, consapevole che in questo momento ci sia bisogno di una ventata di novità nel nostro organo di autogoverno, una “spallata” al sistema che consenta di far comprendere a tutti la necessità ormai impellente di cambiamento, anche in considerazione della sostanziale, a mio avviso, inutilità sotto questo profilo della cd. riforma Cartabia.
Dopo gli eventi a tutti noi noti, le correnti non sono state purtroppo in grado di creare al loro interno i necessari anticorpi per cambiare rotta ed evitare quegli irrigidimenti eccessivi e quegli accordi poco trasparenti che ci hanno ormai da tempo privato della necessaria fiducia nella serenità del giudizio del C.S.M.
Le indubitabili capacità umane e professionali dell’assoluta maggioranza dei colleghi sinora succedutisi nell’incarico non sono purtroppo state da sole sufficienti a garantire, da un lato, il rispetto e l’apprezzamento sociale che la nostra categoria e l’impegno da tutti noi profuso meritavano e meritano di avere; dall’altro, una valutazione di attitudini e meriti personali sempre oggettiva ed imparziale, con conseguente disaffezione e sfiducia di gran parte di noi anche nello strumento elettivo. I componenti togati, infatti, troppo spesso non sono stati liberi di esprimere il proprio pensiero e le proprie valutazioni, trovandosi costretti, dal bilanciamento e dal compromesso loro imposto, a sostenere posizioni a volte difficilmente comprensibili e controproducenti.
Se anche tu, come me, vuoi provare a cambiare qualcosa questo è il momento buono per farlo; io mi sono messo in gioco, ma ho bisogno del tuo voto per raggiungere questo importante risultato.
Grazie per l’attenzione che mi hai dedicato, di seguito troverai, se di tuo interesse, un breve curriculum che riassume le esperienze dei miei oltre vent’anni in magistratura.
Mario Erminio Malagnino

 

Sono nato a Roma nel 1971. Magistrato dal 1998, dopo l’uditorato svolto presso il Tribunale di Roma ho esercitato le funzioni di giudice presso la prima sezione penale del Tribunale di Taranto, occupandomi prevalentemente di dibattimenti collegiali e monocratici, riesami e misure di prevenzione, anche in veste di giudice delegato in misure patrimoniali di particolare rilievo; sono stato estensore, tra le altre, delle sentenze relative alle operazioni di contrasto alla criminalità organizzata cd. “Largo Fiera”, “Tir” ed “Orrilo”.
Ho prestato servizio presso l’Ufficio legislativo del Ministero della giustizia, in qualità di magistrato addetto.
Sono stato membro del Comitato tecnico della Commissione di riforma del codice penale, presieduta dall’Avv. Giuliano Pisapia, nonché della Segreteria scientifica della Commissione per la riforma del d.l.gs. n. 231/2001 e della normativa in tema di beni confiscati e sequestrati, presieduta dal Cons. Francesco Greco; ho fatto parte del Gruppo di lavoro sulla depenalizzazione e del Gruppo di lavoro sulla revisione circoscrizioni giudiziarie.
Sono stato incaricato di partecipare ad incontri con rappresentanze parlamentari e giudiziarie estere nonché agli incontri per la verifica del rispetto delle convenzioni internazionali stipulate dall’Italia (verifica GRECO 2012 sul rispetto della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla corruzione, verifica UN 2012 sull’applicazione della Convenzione ONU contro la corruzione).
Sono stato delegato a seguire, nell’ambito della rappresentanza italiana presso il Consiglio europeo, i lavori per la decisione quadro relativa alla lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pedopornografia.
Responsabile per l’Analisi di impatto sulla regolamentazione del Ministero della giustizia, ho contribuito alla stesura di numerosi interventi normativi in materia penale, tra i quali la legge 30 giugno 2009, n. 85 (Istituzione della banca dati nazionale del DNA), il decreto legge 4 febbraio 2010, n. 4 (Istituzione dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata), la legge 13 agosto 2010, n. 136 (Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia) ed il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, recante il Codice antimafia.
Ho, poi, prestato servizio presso il Garante per la protezione dei dati personali, in qualità di assistente del Vicepresidente, dove ho affrontato e trattato argomenti di particolare attualità e rilevanza (controlli a distanza dei lavoratori, riconoscimento biometrico e firma grafometrica, trattamento di dati personali effettuato da soggetti pubblici, misure di sicurezza nelle attività di intercettazione telefonica e telematica, dossier sanitario e fascicolo sanitario elettronico, biobanche, trasferimento dati personali verso paesi extra UE, tutela del diritto all’oblio ed implementazione del Regolamento UE n. 679/16).
Presto servizio dal dicembre 2018 presso il Tribunale di Roma – IX sezione penale (specializzata in reati tributari, societari, fallimentari nonché responsabilità in ambito sanitario), attualmente con funzioni di presidente del secondo collegio e giudice monocratico; nel corso della predetta attività ho trattato, tra gli altri, procedimenti relativi a reati di criminalità organizzata, truffe di rilevanza nazionale, traffico internazionale di stupefacenti.
Sono autore e curatore di pubblicazioni in materia di codice antimafia, responsabilità amministrativa da reato e protezione dei dati personali e sono stato docente a contratto presso l’Università di Tor Vergata nella materia “Tutela della privacy nel lavoro pubblico e privato” nell’ambito del Master “Tutela della privacy e data protection officer”, a.a. 2017/2018.

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